venerdì 21 ottobre 2011

TABACCO...

                                                                        STORIA

Con la scoperta dell'America si viene infatti a conoscenza di una tradizione secolare per le popolazioni indigene: il fumo.
 Prima dell'avvento degli europei nel Nuovo Continente sono i Maya a coltivare la pianta del tabacco e ad utilizzare le sue foglie per confezionare i sigari (dal termine maya "sikar" che significa "fumare" deriva infatti la parola spagnola "cigarro"). Le tecniche di semina vengono in seguito esportate in tutte le regioni del continente come dimostra la pratica del fumo da parte   dei pellerossa.
 Agli inizi del XVI secolo i Conquistadores diffondono in Spagna e in Portogallo l'abitudine di fumare il sigaro che diviene un simbolo di benessere e ricchezza.
Nel XVIII secolo un comandante dell'esercito degli Stati Uniti di ritorno da una campagna militare a Cuba introduce nell'area dell'attuale Connecticut la pianta del tabacco: la sua coltivazione fa sì che quella regione diventi uno dei principali produttori mondiali di fascia per sigari.
E' nuovamente grazie ai soldati di ritorno dalle campagne militari nelle colonie spagnole che nella prima metà dell'800 il fumo del sigaro da la sua comparsa in tutti i salotti europei: in Francia, Spagna e Gran Bretagna vengono istituite apposite sale per fumatori e si confeziona uno specifico abbigliamento
Nella seconda metà del XIX secolo è l'isola di Cuba il principale produttore di sigari con le sue circa 1300 fabbriche: dalla coltivazione del tabacco al confezionamento del sigaro la produzione viene eseguita totalmente a mano. Agli inizi del nuovo secolo vengono però introdotti nuovi macchinari in grado di aumentare la produzione ma a discapito dell'occupazione.

                                                         INFORMAZIONI
                                                  
                                                 

Se tutte le foglie sono di buona qualità, da una pianta si possono ottenere fino a 32 sigari.
I fasci di 5 foglie (plancha) vengono appesi a pali (cujes) disposti in appositi capannoni all'interno della piantagione (vega). Durante il processo di essiccamento, che dura dai 45 ai 60 giorni, le foglie passano dal colore verde al marrone per la trasformazione della clorofilla in carotene. Dopodiché si passa alla cernita (escogida) trasferendo i fasci legati in mazzi da 50 dentro contenitori (tercios) nei quali avverrà la fase di fermentazione.      Il processo di semina del tabacco si svolge solitamente verso la metà del mese di settembre.
Dopo circa 35 giorni la germinazione ha avuto inizio e le piante vengono trapiantate nei veri e propri campi di tabacco.
 La pianta del tabacco si divide in tre parti: la cima, il centro, la base.

                                                                 MALATTIE..
                                                           
                                                         
Danni del fumo all'apparato respiratorio:
irritazione, aumento del muco, bronchite acuta, poi cronica, enfisema polmonare
Aumenta inoltre l'incidenza di infezioni delle vie respiratorie ed asma.
Danni del fumo a cuore e circolo:
fumo fa aumentare la pressione arteriosa, accelera l'aterosclerosi, ostacolando la circolazione del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e di ictus.
I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare: 

impotenza nell'uomo; declino mentale; invecchiamento precoce della pelle
Il fumo aumenta il rischio di molti tipi di tumore; a rischio sono prima di tutto le vie respiratorie in quanto direttamente esposte al fumo. Nei fumatori il carcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore a quella riscontrata nei non fumatori. Alto è anche il rischio di tumore al rene e alla vescica, in quanto le sostanze cancerogene del tabacco sono eliminate attraverso i reni e ristagnano con l'urina nella vescica. Associato all'alcol, il fumo aumenta il rischio di tumori dell'esofago, del colon e del fegato.
Il fumo passivo è quello inalato involontariamente dalle persone che vivono o lavorano a contatto con fumatori.
Il fumo di tabacco è uno dei più pericolosi fattori inquinanti dell'aria in ambienti confinati e costituisce un rischio concreto per la salute dei non fumatori.
Causa riduzione della funzionalità respiratoria e una maggiore incidenza di tumore al polmone.
Nei figli di fumatori si riscontra una più alta incidenza di bronchiti, polmoniti e crisi asmatiche.



Martina

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