mercoledì 26 ottobre 2011

LETTURE SOTTO L'OMBRELLONE


L'amico ritrovato.
Hans Schwarz è un ragazzo ebreo che frequenta il Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda. Una mattina, durante le lezioni, arriva nella sua classe un nuovo studente. Non era proprio come gli altri, era “speciale”. Solo a guardarlo, dava l'impressione di provenire da una famiglia aristocratica; infatti era così: era Konradin Von Henfels. Nasce una grande amicizia tra i due durante il periodo del nazismo che, purtroppo li porterà a dividersi per sempre.


                                               

 Manfred Uhlman in arte Fred Ulhlman nato a Stoccarda nel 1901, è uno scrittore tedesco, che a seguito della persecuzione contro gli ebrei attuata dalla nascente politica Hitleriana del III Reich, dovette lasciare, sedicenne, la Germania rifugiandosi in Inghilterra. Qui, ospite di parenti, completò gli studi conseguendo la laurea in legge ed iniziando una fortunata e lucrosa carriera di avvocato. Nella sua vita Uhlman dipinse dei buoni quadri e scrisse inoltre alcuni libri che ebbero un notevole successo, anche se dopo la sua morte, avvenuta a Londra all'età di 84 anni.

Numero pagine: 92
Costo del libro: 5,50€
Casa editrice: Feltrinelli

Vi consigliamo la lettura del libro che ci ha veramente commossi.
E ora i nostri commenti:
"Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che avrebbe potuto rispondere all'idea romantica che avevo dell amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita."
"Afferrai l’opuscolo con l’intenzione di stracciarlo ma, all’ultimo momento, mi trattenni. Facendomi forza, quasi tremando, lo aprii alla lettera H e lessi.“Von Hohenfels, Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato.” "
Le mie parti preferite del libro**   ILARIA.




"Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti - gioni e anni,molti dei quali morti come foglie secche su un albero inaridito.
Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva essere la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione."

"Ho esitato un po' prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico", ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia."

Le frasi che mi hanno particolarmente colpito!  LINDA


"Tre giorni dopo, il 15 marzo -una data che non dimenticherò più- stavo tornando a casa da scuola. Era una sera primaverile, dolce e fresca. I mandorli erano in fiore, i crochi avevano già fatto la loro comparsa nel cielo -un cielo nordico in cui indugiava un tocco italiano- si mescolavano il blu pastello e il verde mare. Davanti a me vidi Hohenfels; pareva esitare come se fosse in attesa di qualcuno. Rallentai -avevo paura di oltrepassarlo- ma dovetti comunque proseguire perché sarebbe stato ridicolo non farlo e lui avrebbe potuto fraintendere la mia indecisione. L'avevo quasi raggiunto, quando si voltò e mi sorrise. Poi con un gesto stranamente goffo e impreciso, mi strinse la mano tremante. "Ciao, Hans," mi disse e io all'improvviso mi resi conto con un misto di gioia, sollievo e stupore che era timido con me e, come me, bisognoso di amicizia. Non ricordo più ciò che mi disse quel giorno, né quello che dissi io. Tutto quello che so è che, per un'ora, camminammo avanti e indietro come due giovani innamorati, ancora nervosi ancora intimiditi."
MARTINA.

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